Pokémon Go è la mania del momento! Dal 15 luglio Pokémon Go è disponibile anche in Italia. Il gioco permette di giocare ai Pokémon sfruttando la realtà aumentata, cioè utilizzando la geolocalizzazione e la propria fotocamera per trovare e catturare i Pokémon nel mondo vero. Esaminando questa nuova APP però si presentano dei possibili problemi dal punto di vista legale:
– possibile violazione della proprietà privata che il di gioco potrebbe causare nella ricerca dei Pokemon;
– possibile violazione del codice della strada legato alla caccia di Pokémon fatta in automobile con rischio di causare gravi incidenti (il guidatore è portato a usare il cellulare per ricercare i Pokemon mentre è alla guida);
– possibili problemi di sicurezza e di ordine pubblico. Basti pensare se i Pokemon vengono posizionati in luoghi pericolosi dove il giocatore, nel tentare di raggiungerli, si procura un danno o procura dei danni a terzi;
– possibili violazioni della privacy in fase di registrazione, in quanto Pokemon Go richiede l’accesso completo all’account Google del singolo utente e nello stesso tempo in quanto l’App sfrutta il meccanismo della geolocalizzazione, tracciando sempre il giocatore;
– problematiche legate all’uso dell’App ai minori e in particolare ai minori di 16 anni.
La responsabilità penale e civile in caso di violazione della legge sarà del giocatore dell’App, ma anche i designers dell’App della società sviluppatrice (Niantic), che posiziona i Pokemon, avranno la loro corresponsabilità.
Proprio in questi giorni si è sparsa la notizia che un avvocato di Pordenone rientrando in casa, ha trova due ragazzine nel proprio salotto intente a cercare Pokémon; da qui la sua reazione di diffondere un cartello via social network.