Gli Stati devono aggiornare la normativa a tutela dei consumatori al fine di rispondere efficacemente ai rischi generati dalle nuove forme di commercio on-line – incluse quelle riferibili alle “app gratuite” e agli scambi diretti fra utenti () – e garantire alle transazioni su Internet lo stesso livello di protezione offerto al business tradizionale. Queste sono solo alcune delle indicazioni riportate nella nuova versione della “Raccomandazione sul Commercio Elettronico” adottata il 24 marzo scorso dal Consiglio OCSE e resa pubblica ieri, che mira a rafforzare la fiducia dei consumatori in un mercato di e-commerce dinamico e complesso.
La nuova Raccomandazione affronta:
– transazioni “non monetarie” in cui la fruizione di beni o servizi è solo apparentemente gratuita;
– le transazioni consumer-to-consumer;
– la privacy e la sicurezza, soprattutto in transazioni Business to Consumers;
– il ruolo che possono svolgere le Autorità di tutela dei consumatori.
Link delle Raccomandazione sul Commercio Elettronico dell’Ocse: