Il cyberbullismo corre sul web: il 52% dei presidi italiani ha dovuto gestire episodi di bullismo digitale, il 10% di sexting e il 3% di adescamento online. E nel 51% dei casi si sono rivolti alle forze dell’ordine. Ma i genitori hanno poca consapevolezza e tendono a sminuire il fenomeno, dice l’81% dei dirigenti scolastici. (fonte: Censis – Centro Studi Investimenti Sociali). Cyberbullismo consiste in azioni aggressive ed intenzionali, eseguite persistentemente attraverso strumenti elettronici (SMS, MMS, FOTO, VIDEO CLIP, E-MAIL, CHAT ROOMS, ISTANT MESSAGING, SITI WEB, CHIAMATE TELEFONICHE), da una persona singola o da un gruppo, con il deliberato obiettivo di far male o danneggiare un coetaneo che non può facilmente difendersi.
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Il cyberbullismo corre sul web: il 52% dei presidi italiani ha dovuto gestire episodi di bullismo digitale, il 10% di sexting e il 3% di adescamento online. E nel 51% dei casi si sono rivolti alle forze dell’ordine. Ma i genitori hanno poca consapevolezza e tendono a sminuire il fenomeno, dice l’81% dei dirigenti scolastici. (fonte: Censis – Centro Studi Investimenti Sociali). Cyberbullismo consiste in azioni aggressive ed intenzionali, eseguite persistentemente attraverso strumenti elettronici (SMS, MMS, FOTO, VIDEO CLIP, E-MAIL, CHAT ROOMS, ISTANT MESSAGING, SITI WEB, CHIAMATE TELEFONICHE), da una persona singola o da un gruppo, con il deliberato obiettivo di far male o danneggiare un coetaneo che non può facilmente difendersi.