Negli USA alcuni utenti dell’Illinois stanno svolgendo un’azione legale contro Facebook sostenendo che il sistema “foto-tagging” ha violato la privacy degli utenti, creando faceprints – rappresentazioni geometriche del volto di una persona – senza il consenso esplicito. Le “faceprints” sono tipicamente utilizzati per identificare gli utenti a suggerire i tag utilizzando in modo illecito i dati biometrici delle persone; in particolare il riconoscimento facciale che serve a ‘taggare’ chi viene immortalato nelle foto pubblicate. Il giudice americano dice che l’azienda è vincolata dalla legge sulla privacy biometrica di Illinois che proibisce la raccolta di tali dati, pertanto il caso giudiziario va avanti. L’Illinois vieta la raccolta di identificatori biometrici, come le impronte digitali o faceprints senza il consenso esplicito di una persona. Facebook ha già affrontato simili problemi di privacy in Europa e in Canada, e si è fermato con la tecnologia di riconoscimento facciale in queste regioni.
Interessante è vedere come si evolverà la problematica legale.