14 Marzo 2016

Separazione e divorzio: anche se il matrimonio è durato 2 anni all’ex coniuge spetta l’assegno divorzile.

Solo due anni di matrimonio sono insufficienti a far venire meno l’obbligo di pagare l’assegno di mantenimento all’ex coniuge affetto da disturbi bipolari che lo rendono inabile al lavoro. L’ex coniuge va sostenuto comunque con la corresponsione dell’assegno divorzile. È illogico sostenere che una breve durata del matrimonio possa costituire “ragione da sola sufficiente per escludere l’assegno divorzile”. Per cui, se uno dei due coniugi ha un reddito inferiore rispetto a quello dell’altro, vedendo quindi peggiorare il proprio tenore di […]
11 Marzo 2016

Separazione – Divorzio: l’assegno di mantenimento non è più dovuto se l’ex coniuge inizia a convivere con un nuovo partner.

La formazione di una nuova famiglia di fatto da parte del coniuge divorziato determina la perdita definitiva dell’assegno divorzile di cui il medesimo benefici. L’istaurazione, da parte del coniuge divorziato, di una nuova famiglia, ancorché di fatto, rescindendo ogni connessione con il tenore e modello di vita caratterizzanti la pregressa fase di convivenza matrimoniale, fa venir definitivamente meno ogni presupposto per la riconoscibilità dell’assegno di divorzio a carico dell’altro coniuge, sicché il relativo diritto non entra in stato di quiescenza, […]
2 Marzo 2016

Separazione: l’assegnazione della casa coniugale in caso di comodato d’uso gratuito.

Il coniuge affidatario della prole minorenne, o maggiorenne non autosufficiente, assegnatario della casa familiare, può opporre al comodante, che chieda il rilascio dell’immobile, l’esistenza di un provvedimento di assegnazione, pronunciato in un giudizio di separazione o divorzio, solo se tra il comodante e almeno uno del coniugi (…) il contratto in precedenza insorto abbia contemplato la destinazione del bene a casa familiare. E’ quanto disposto dalla Cassazione, sez. III Civile, nella sentenza 25 novembre 2015 – 9 febbraio 2016, n. […]
1 Marzo 2016

Conviventi di fatto: i nuovi contratti di convivenza presso gli avvocati.

I conviventi di fatto possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune, con la sottoscrizione di un “contratto di convivenza”. Il contratto di convivenza, le sue modifiche e la sua risoluzione, sono redatti in forma scritta, a pena di nullità, con atto pubblico o scrittura privata con sottoscrizione autenticata da un notaio o da un avvocato, che ne attestano la conformità alle norme imperative ed all’ordine pubblico. A prevederlo espressamente è l’articolo 50 e 51 testo del […]
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