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L’Assegno di mantenimento nella separazione: nuovi orientamenti della Cassazione sull’onere probatorio

La recente ordinanza n. 3354 del 2025 della Corte di Cassazione ha delineato importanti principi in materia di assegno di mantenimento nella separazione, con particolare riferimento all’onere probatorio del coniuge richiedente.

La Suprema Corte ha stabilito che la mera disparità economica tra i coniugi non è sufficiente per ottenere l’assegno di mantenimento. Il coniuge che richiede il contributo deve dimostrare di essersi attivamente impegnato nella ricerca di un’occupazione confacente alle proprie attitudini professionali.

La Cassazione ha chiarito che grava sul richiedente l’onere di provare di essersi attivamente proposto sul mercato del lavoro, di aver cercato concretamente un’occupazione e l’impossibilità effettiva di procurarsi redditi adeguati.

Nel caso esaminato, la Corte ha negato il diritto all’assegno di mantenimento a una giovane moglie che aveva rifiutato un’offerta di lavoro senza giustificato motivo, non aveva fornito prova di una ricerca attiva di occupazione e si era limitata a inviare un solo curriculum.

La Corte ha ritenuto irrilevanti ai fini del riconoscimento dell’assegno la precedente dipendenza economica dal coniuge, la disparità patrimoniale tra i coniugi, le difficoltà generiche nel reperire un’occupazione e la mancanza di un’autovettura. L’orientamento della Cassazione sottolinea il principio secondo cui il dovere di assistenza materiale non può estendersi a ciò che il coniuge, secondo l’ordinaria diligenza, può procurarsi autonomamente.

Questa pronuncia ha importanti conseguenze pratiche: non basta dimostrare la disparità economica, è necessario provare l’impossibilità concreta di trovare lavoro, il rifiuto immotivato di opportunità lavorative può essere causa di diniego dell’assegno e la valutazione della capacità lavorativa deve essere concreta e non astratta.

Conclusioni

La decisione della Cassazione rafforza il principio di autoresponsabilità economica dei coniugi separati, richiedendo un impegno attivo nella ricerca di indipendenza economica. Questo orientamento segna un’evoluzione significativa nella giurisprudenza in materia di mantenimento, bilanciando il dovere di solidarietà post-coniugale con la responsabilità individuale.

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Scarica in pdf l’Ordinanza della Corte di Cassazione n. 3354 del 2025:  Cassazione-civile-ordinanza-3354-2025

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