PayPal è finito nel mirino dell’Antitrust a causa delle sue clausole vessatorie. Chi paga gli aquisti online con PayPal potrà ottenere il rimborso se prova che la merce non è mai arrivata. Lo ha stabilito l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che aveva avviato un procedimento contro la società PayPal “accusata” di aver inserito alcune clausole vessatorie nel “Programma protezione acquisti”.
In altri termini l’Antitrust obbliga PayPal ha rimborsare il cliente in caso di mancata consegna di un prodotto acquistato.
Inoltre, L’Antitrust è intervenuto sulle clausole che regolano la legislazione applicabile e la giurisdizione competente: queste sono state considerate vessatorie in quanto in grado di determinare un significativo squilibrio dei diritti e obblighi dei consumatori, prevedendo l’applicabilità della legge inglese e la competenza delle corti inglesi o del Lussemburgo, in deroga al principio della competenza del foro di residenza del consumatore.
Le nuove clausole contrattuali sono già disponibili on line ed entreranno in vigore dal 23 marzo prossimo. Le modifiche saranno peraltro trasferite nelle Condizioni d’uso valide in tutta Europa.

Testo del AGCM:

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