Nelle scorse settimane il Garante per la Protezione dei dati Personali ha varato il piano ispettivo per il primo semestre 2016 che prevede:
a) ad accertamenti in riferimento a profili di interesse generale per categorie di interessati nell’ambito:
-dei trattamenti effettuati dai centri di assistenza fiscale (CAF), per la verifica del rispetto delle misure organizzative e di sicurezza adottate nell’ambito della trasmissione della dichiarazione dei redditi precompilata;
-della verifica sull’implementazione delle misure previste nel provvedimento generale relativo alla “tranciabilità delle operazioni bancarie”;
– dei trattamenti effettuati da organismi sanitari in relazione all’istituzione del dossier sanitario;
-dei trattamenti effettuati da società di carattere multinazionale che trasferiscono i dati, nell’ambito di flussi intra-gruppo, nei paesi non appartenenti all’Unione europea, avvalendosi delle garanzie contenute nelle BCR;
b) alla verifica della corretta adozione delle misure minime di sicurezza da parte di soggetti, pubblici e privati, che effettuano trattamenti di dati sensibili;
c) a controlli sulla liceità e correttezza dei trattamenti di dati personali con particolare riferimento al rispetto dell’obbligo di informativa, alla pertinenza e non eccedenza nel trattamento, alla libertà e validità del consenso, nei casi in cui questo è necessario, nonché alla durata della conservazione dei dati nei confronti di soggetti, pubblici o privati, appartenenti a categorie omogenee. Ciò, prestando anche specifica attenzione a profili sostanziali del trattamento che spiegano significativi effetti sulle persone da esso interessate;
d) ad altre verifiche di iniziativa concernenti, in particolare, l’adempimento dell’obbligo di notificazione nei confronti di soggetti, pubblici e privati, individuati mediante raffronto con il registro generale dei trattamenti, in relazione agli specifici profili in materia di biometria.
L’attività ispettiva verrà svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale privacy della Guardia di finanza alla luce anche del recente nuovo protocollo di intesa che rafforza l’attività di collaborazione tra la Guardia di Finanza e il Garante. (fonte: Garante Privacy).

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