Il Privacy Shield prevede che le autorità americane vigilino e assicurino con più forza sul rispetto dell’accordo e che collaborino in misura maggiore con le Autorità europee per la protezione dei dati. Il nuovo accordo contiene – ed è la prima volta – dichiarazioni e impegni assunti formalmente per quanto riguarda l’accesso ai dati da parte di soggetti dell’Amministrazione americana.
Privacy Shield si basa sui seguenti principi:
- obblighi forti sulle aziende che trattano dati: il Dipartimento statunitense del Commercio effettueranno aggiornamenti regolari e recensioni di aziende partecipanti, al fine di garantire che le aziende seguono le regole hanno presentato.
- obblighi di trasparenza in materia di accesso del governo degli Stati Uniti: gli Stati Uniti hanno dato la certezza all’UE che l’accesso delle autorità pubbliche per le forze dell’ordine e la sicurezza nazionale è soggetto a chiari limiti, garanzie e meccanismi di controllo.
- una protezione efficace dei diritti individuali: ogni cittadino che ritiene che i loro dati sono stati abusati dalla Privacy Shield beneficerà di diversi meccanismi di risoluzione delle controversie. Gli individui possono anche andare alle loro autorità nazionali per la protezione dei dati, che lavoreranno con la Federal Trade Commission
- meccanismo congiunto di revisione annuale: il meccanismo mirerà a monitorare il funzionamento della Privacy Shield, compresi gli impegni e la garanzia per quanto riguarda l’accesso ai dati per le forze dell’ordine e la sicurezza nazionale.
La Commissione pubblicherà una breve guida per i cittadini che spiegano i rimedi possibili in caso in cui un individuo considera che i suoi dati personali siano utilizzati senza senza tener conto delle norme sulla protezione dei dati.
In annesso la “infografica” prodotta dal nostro Garante della protezione dei dati personali che illustra gli elementi fondamentali del nuovo accordo.