25 Marzo 2025

Libertà di comunicazione privata: quando il licenziamento per chat WhatsApp è illegittimo

La recente ordinanza n. 5936 della Corte di Cassazione, depositata il 6 marzo 2025, segna un punto cruciale nella tutela della privacy digitale dei lavoratori. I giudici hanno stabilito un principio fondamentale: i contenuti di una chat WhatsApp privata non possono essere motivo di licenziamento. La Suprema Corte ha chiarito un aspetto essenziale della comunicazione digitale: i messaggi scambiati in un gruppo riservato di colleghi sono equiparabili a una corrispondenza privata, protetta dall’articolo 15 della Costituzione. Poco importa il contenuto […]
3 Ottobre 2019

Facebook: devono essere rimossi i commenti simili a quelli illeciti

Il 3 ottobre 2019, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CURIA) con la sentenza nella causa C-18/18, ha esaminato il caso se è giusto o meno rimuovere dei commenti identici e equivalenti a un commento dichiarato illecito sulla piattaforma Facebook o su qualsiasi altro prestatore di servizi di hosting. La vicenda vede la sig.ra eeee xxxx xxxxx, che era deputata al Nationalrat (Camera dei rappresentanti del Parlamento, Austria), presidente del gruppo parlamentare «die Grünen» (i Verdi) e portavoce federale di […]
16 Febbraio 2018

Diffamazione on-line: quando si configura in Facebook?

Di recente, la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5352 del 5 febbraio 2018, ha esaminato la diffamazione a mezzo Facebook  fornendo alcune importanti precisazioni circa la configurabilità di tale reato.  Il caso preso in esame vedeva una signora che era stata chiamata a rispondere del reato di diffamazione (art. 595 c.p.) perseguito attraverso messaggi offensivi mediante Facebook miranti a minare la reputazione di un sindaco di una città pugliese. La Cassazione ha espresso che, a prescindere dal nickname […]
6 Febbraio 2018

Reato di Stalking e arco di tempo in cui si configura

Di recente (gennaio 2018) la Corte di Cassazione Quinta Sezione Penale ha esaminato un caso di reato di “stalking” in funzione anche del breve arco di tempo in cui tali condotte si sono espresse; la pena che era stata inflitta dai giudici di merito a un uomo per aver praticato un corteggiamento insistente nei confronti di una donna, era di sei mesi di reclusione. La Cassazione nell’esaminare il caso ha dichiarato che le condotte poste in essere dall’imputato nei confronti […]
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