Il rischio che “l’Internet delle cose” (Internet of Things IoT – Internet degli oggetti) possono essere violati cresce ogni giorno. Lampadine, Cam IP di videosorveglianza , frigoriferi e condizionatori WiFi hanno tutti computer al loro interno, e tutti possono essere violati da parte di qualche hacker. L’ultimo pericolo dell’Internet delle cose ha un fattore di rischio in più: la propria intimità sessuale.
Due anni fa, qualcuno ha avuto l’idea di mettere una connessione Bluetooth all’interno di un vibratore, il We-Vibe 4 Plus, comprato da 2 milioni di persone. Il vibratore si collega con una applicazione allo smartphone e può essere controllato da remoto. Alla DEFCON Hacking Conference di Las Vegas (dal 04 al 07 Agosto), il più grande raduno di hacker al mondo, due hacker indipendenti dalla Nuova Zelanda hanno rivelato che il modo in cui il vibratore parla con la sua applicazione di controllo non è davvero sicuro a tutti, rendendo possibile cogliere in remoto il controllo del vibratore e sottrarre delle informazioni sensibili su quante volte viene usato, per quanto tempo, etc. E’ facile da capire quanto siano gravi queste violazioni.
In annesso l’articolo originale pubblicato sul theguardian: https://www.theguardian.com/technology/2016/aug/10/vibrator-phone-app-we-vibe-4-plus-bluetooth-hack